GRUPPO HERA: PRESENTATO IL NUOVO PIANO INDUSTRIALE AL 2027
Previsti 4,4 miliardi di investimenti per accelerare il raggiungimento degli obiettivi di transizione ecologica
Un documento strategico sfidante, che prevede un importante piano di investimenti di 4,4 miliardi di euro per accelerare i progetti in grado di rafforzare la resilienza, generare valore condiviso e sviluppo sostenibile. Lo scenario complesso degli ultimi anni non ha fermato la crescita costante dell’azienda che ha presentato il Piano industriale al 2027 forte anche dei risultati che sono stati raggiunti nell’ultimo anno.
Nel 2023 si attende, infatti, un Mol (margine operativo lordo) oltre i 1.480 milioni di euro, 185 milioni in più rispetto ai 1.295 del 2022, una crescita che corrisponde al 14% e che traguarda con tre anni di anticipo il target che era stato fissato dal precedente Piano industriale per il 2026 (1.470 milioni di euro). Gli investimenti e i progetti previsti in arco piano permetteranno di rag- giungere nel 2027 un margine operativo lordo di 1,65 miliardi di euro, con un incremento del 28% rispetto al 2022.
Economia circolare e decarbonizzazione sono i focus principali del nuovo piano strategico per favorire e supportare la transizione ecologica dei territori serviti in coerenza con gli obiettivi industriali al 2030. Con riferimento all’economia circolare, ad esempio, il percorso tracciato conferma gli obiettivi al 2030 come l’incremento delle plastiche riciclate (+150% rispetto al 2017) o il riutilizzo delle acque reflue (fino al 18% del totale al 2030).
Si conferma inoltre l’ambizioso obiettivo di riduzione del 37% di emissioni di anidride carbonica, sia del Gruppo che quelle dei clienti, proiettando una riduzione del 29% già al 2027.
Negli anni Hera ha mantenuto una crescente attenzione alla generazione di valore economico distribuito a tutti i propri stakeholder (lavoratori, azionisti, fornitori e P.A.) e prevede di distribuire nei prossimi cinque anni del Piano un valore economico di circa 10 miliardi di euro sui territori serviti. Parallelamente continuerà a crescere il Mol a valore condiviso: si prevede che nel 2027 salirà fino al 64% del totale del Mol di Gruppo, per un valore superiore al miliardo di euro.
La crescita è prevista in tutte le tre principali filiere di attività (reti, energia e ambiente), mantenendo un modello di sviluppo che ha garantito resilienza e stabilità in tutte le situazioni di scenario sperimentate negli ultimi vent’anni.
Come l’alluvione del 2023, che ha già dimostrato la robustezza dei nostri sistemi. Si proseguirà dunque sulla stessa strada per i prossimi cinque anni. Il 40% degli investimenti operativi, infatti, contribuirà a migliorare ulteriormente la resilienza degli impianti e delle reti agli effetti esterni come il cambiamento climatico, puntando inoltre sull’implementazione di processi predittivi, e sul monitoraggio e gestione da remoto.
Per quanto riguarda l’energia, il piano si pone l’obiettivo di raggiungere i 4,3 milioni di clienti al 2027, con una crescita consistente dei clienti energia elettrica (2,3 milioni) che supereranno quelli gas (2 milioni). Infine nell’area ambiente, si punta a consolidare ulteriormente la leadership a livello nazionale e, a supporto della crescita, sono previ- sti circa 1,2 miliardi di investimenti, oltre la metà dei quali per rafforzare il parco impiantistico.
Nella gestione dei rifiuti speciali, il Gruppo intende ampliare e diversificare l’offerta di “global waste” per meglio rispondere alle esigenze dei clienti serviti nei vari settori, con proposte a 360° che comprendono, ad esempio, gestione delle dichiarazioni ambientali, analisi di laboratorio, servizi di logistica e attrezzature.
“La realizzazione del Piano Industriale — spiegano il Presidente esecutivo Cristian Fabbri e l’Amministratore delegato Orazio Iacono — è un lavoro di squadra che coinvolge tutte le aziende e le strutture del Gruppo, un documento che traccia le nostre traiettorie di sviluppo futuro in linea con il nostro pur- pose: generare valore sostenibile favorendo una transizione giusta”.