RECYCLA DEBUTTA AL SICAM DI PORDENONE: SOLUZIONI SOSTENIBILI PER IL SETTORE DELL’ARREDO
Recycla ha partecipato per la prima volta al SICAM di Pordenone, uno degli eventi di riferimento a livello internazionale per il settore degli elementi e componenti d’arredo. Questa fiera rappresenta una piattaforma importante per discutere le sfide e le opportunità del settore, con un focus particolare sulla sostenibilità e l’innovazione, temi centrali per il futuro dell’arredamento. In questa occasione, Recycla ha organizzato l’incontro “Gestione sostenibile dei rifiuti: soluzioni chiavi in mano per il settore degli elementi e componenti d’arredo”, un evento che ha visto la partecipazione di professionisti e aziende interessate a conoscere strategie innovative per la gestione dei rifiuti e la transizione ecologica.
Durante l’evento, è stato ospitato ILCAM Group, cliente di Recycla da quasi dieci anni, invitato a presentare la sua esperienza positiva nella collaborazione con l’azienda. ILCAM ha illustrato come le soluzioni integrate di Recycla per la gestione dei rifiuti abbiano contribuito a migliorare la rendicontazione ambientale e a raggiungere ambiziosi obiettivi di sostenibilità e conformità normativa.
Grazie al supporto di Recycla, ILCAM ha trasformato la gestione dei rifiuti in un valore aggiunto, migliorando l’efficienza operativa e rafforzando il proprio posizionamento sul mercato in un’ottica sempre più green. La loro testimonianza ha rappresentato una dimostrazione concreta di come la sostenibilità possa diventare un fattore strategico per le aziende del settore.
La prima partecipazione di Recycla al SICAM segna un importante traguardo per il suo impegno nel settore dell’arredo. L’azienda offre soluzioni personalizzate e chiavi in mano che aiutano le aziende a gestire i rifiuti in modo sostenibile, rispettando le normative e generando valore per il business e per l’ambiente.

RECYCLA PROTAGONISTA A ECOMONDO 2024: INNOVAZIONE E SOSTENIBILITÀ PER L’ECONOMIA CIRCOLARE
Dal 5 all’8 novembre 2024, si è tenuta a Rimini l’edizione 2024 di ECOMONDO, il più importante appuntamento europeo dedicato alle tecnologie industriali, alle soluzioni innovative e alle buone pratiche per la Transizione Ecologica. Questo evento, punto di riferimento per aziende, istituzioni e professionisti del settore, rappresenta un’occasione unica per approfondire i temi legati alla sostenibilità ambientale, promuovere l’economia circolare e accelerare l’adozione di modelli più responsabili nella gestione delle risorse.
Con oltre 1.500 espositori provenienti da tutto il mondo e migliaia di visitatori, Ecomondo è il palcoscenico ideale per discutere di soluzioni all’avanguardia in aree chiave come la gestione dei rifiuti, il riciclo, l’energia rinnovabile e le infrastrutture verdi. È qui che innovazione e collaborazione si incontrano per costruire un futuro sostenibile.
Anche quest’anno, Recycla ha partecipato all’evento, consolidando il proprio ruolo di protagonista nella promozione di un’economia circolare più efficiente. All’interno dello stand del Gruppo Hera, partner di rilievo nel panorama della gestione ambientale, Recycla ha avuto l’opportunità di illustrare il processo innovativo per la produzione di un combustibile alternativo ad alto potere calorifico, dimostrando come sia possibile valorizzare i rifiuti trasformandoli in una risorsa preziosa per l’industria.
Durante i giorni di fiera, lo stand ha accolto numerosi visitatori e operatori del settore, condividendo idee, esperienze e best practice per un’economia circolare sempre più efficiente. L’entusiasmo e l’interesse dimostrati dal pubblico sottolineano l’importanza di collaborazioni strategiche e di un approccio integrato per affrontare le sfide ambientali globali. Recycla conferma così il proprio impegno a essere protagonista della transizione ecologica, contribuendo con soluzioni innovative che coniugano sostenibilità e performance.

NUOVO IMPIANTO FOTOVOLTAICO A MANIAGO 2
Da novembre, è ufficialmente attivo il nuovo impianto fotovoltaico presso la sede di Maniago 2, un’importante aggiunta al già esistente impianto sopra il magazzino al civico 66. Questa iniziativa segna un ulteriore passo concreto verso l’autosufficienza energetica e la sostenibilità ambientale di Recycla, rafforzando l’impegno dell’azienda nella transizione verso fonti di energia rinnovabile.
Il nuovo impianto fotovoltaico, che si integra perfettamente con quello esistente, contribuisce a potenziare la capacità di produzione di energia solare dell’azienda. Alla sua massima potenzialità, l’impianto può produrre fino a 800 kWattp, una quantità sufficiente a coprire, durante una giornata di sole, l’intero fabbisogno energetico della Recycla. Grazie a questa integrazione, Recycla sarà in grado di coprire una parte ancora maggiore del proprio fabbisogno energetico, alimentando le sue attività produttive in modo sempre più verde e sostenibile.
Con questa mossa, Recycla non solo riduce il proprio impatto ambientale, ma ottimizza anche l’efficienza operativa. L’energia solare prodotta alimenterà infatti l’intero ciclo produttivo, dalla gestione dei rifiuti alla trasformazione in combustibili solidi e liquidi, garantendo una riduzione delle emissioni di CO2 e una maggiore competitività sul mercato.
La posizione strategica degli impianti, distribuiti sopra il magazzino e nella sede di Maniago 2, consente di massimizzare l’utilizzo dell’energia solare, riducendo al minimo i costi legati all’energia e migliorando la resilienza energetica dell’azienda.
Inoltre, come parte di questo impegno per l’ambiente, sono state attivate due colonnine di ricarica gratuite per i dipendenti. Collegate direttamente all’impianto fotovoltaico, queste colonnine permettono di ricaricare veicoli elettrici utilizzando esclusivamente energia pulita e rinnovabile, promuovendo così la mobilità sostenibile all’interno e all’esterno dell’azienda.
Con l’attivazione di questi impianti fotovoltaici, l’azienda continua a dimostrare il suo impegno per la protezione dell’ambiente e per la creazione di un ecosistema aziendale sempre più eco-friendly.
NUOVA ESPANSIONE RECYCLA: INNOVAZIONE, SICUREZZA E SOSTENIBILITÀ OPERATIVA
Recycla continua a investire nella crescita e nel miglioramento delle proprie strutture, con un focus particolare sulla sicurezza operativa e sull’efficienza. Un passo significativo in questa direzione è l’estensione del perimetro dello stabilimento, grazie all’integrazione di una nuova area adiacente al civico 58A, recentemente acquisita dal Consorzio NIP. Con una superficie totale di circa 2.500 mq, di cui 1.200 mq coperti, questa area rappresenta un’opportunità strategica per ottimizzare e riorganizzare le attività produttive.
L’intento principale della nuova acquisizione è trasferire la gestione dei rifiuti liquidi non infiammabili in questa area dedicata. In questo modo, si liberano spazi nelle attuali aree operative, destinandoli all’incremento della produttività nella preparazione dei combustibili solidi e liquidi. La riorganizzazione mira anche a ridurre i rischi di interferenze tra le diverse attività, migliorando la logistica interna e, soprattutto, la sicurezza operativa.
Per ottimizzare il nuovo spazio, sono previsti interventi mirati e tecnicamente avanzati. Verranno installati sei serbatoi da 30 mc e quattro serbatoi da 15 mc per il contenimento dei rifiuti liquidi, con l’aggiunta di bacini di contenimento per garantire una gestione sicura dei serbatoi. Saranno adottati impianti avanzati per il trattamento e la gestione dei materiali e verrà creata una zona dedicata al travaso dei liquidi, per ottimizzare i flussi operativi. Un impianto di aspirazione e abbattimento delle emissioni sarà installato per monitorare e controllare la qualità dell’aria nell’ambiente di lavoro. Inoltre, verrà creato un nuovo punto di emissione per garantire una gestione ottimale delle emissioni.
Con questa nuova estensione, Recycla non solo aumenta la propria capacità produttiva, ma si posiziona anche come esempio di eccellenza nella gestione dei rifiuti industriali, mettendo al centro la sicurezza, l’innovazione e il rispetto per l’ambiente. Questo intervento rafforza ulteriormente l’impegno dell’azienda a garantire un futuro più sostenibile e sicuro per i propri dipendenti, i partner e la comunità.
Con questa espansione, Recycla punta a rafforzare la propria capacità operativa e a migliorare la gestione dei rifiuti, mantenendo sempre alta l’attenzione sulla sicurezza e sull’efficienza. L’intervento risponde all’esigenza di ottimizzare gli spazi produttivi, migliorare la logistica e ridurre i rischi operativi, senza dimenticare l’impegno verso una gestione più sostenibile e sicura. L’integrazione della nuova area rappresenta un passo concreto verso il miglioramento continuo, che consente all’azienda di affrontare le sfide del settore con un approccio responsabile e orientato al futuro.
RECYCLA SOSTIENE LA PREVENZIONE: SCREENING GRATUITO A MANIAGO
Lo scorso 13 dicembre si è svolto con successo in Piazza Italia a Maniago l’evento “Mammografia ed Ecografia Gratuita”, un appuntamento dedicato alla prevenzione della salute femminile, sostenuto con orgoglio da Recycla. L’iniziativa, rivolta alle donne tra i 35 e i 45 anni, ha rappresentato un’opportunità concreta per promuovere la cultura della prevenzione, sottolineando l’importanza dei controlli periodici nella lotta contro il tumore al seno.
Grazie all’impegno di Recycla, anche le dipendenti e le loro famiglie hanno potuto partecipare all’evento, inclusi coloro che non risiedono nel comune di Maniago. Questo ha permesso anche a mogli e compagne dei nostri collaboratori di usufruire di questa importante occasione di controllo e tutela della salute.
Sostenere iniziative come questa rappresenta un passo concreto verso la costruzione di un ambiente di lavoro attento al benessere delle persone e delle loro famiglie. La prevenzione è un valore fondamentale, e Recycla è orgogliosa di dare il proprio contributo per sensibilizzare e supportare il territorio in cui opera.
Un sentito ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questa giornata, dalle professioniste sanitarie al team che ha collaborato per la diffusione dell’iniziativa. Prevenzione significa prendersi cura del futuro. Grazie per aver condiviso con noi questo importante traguardo.
NEWS DAL

IL PROGETTO DI CATTURA DELLA CO₂ DEL GRUPPO HERA E SAIPEM SELEZIONATO PER RICEVERE QUASI 24 MILIONI DI EURO DI FINANZIAMENTO DALL’EU INNOVATION FUND
Prevista l’applicazione della tecnologia Bluenzyme di Saipem per la cattura delle emissioni di CO₂ presso il termovalorizzatore della controllata Herambiente a Ferrara. Sarà il primo esempio su scala industriale di CCS applicato a un impianto di questo tipo in Italia.
Questo progetto è una delle principali leve di decarbonizzazione previste nel Climate Transition Plan della multiutility per ridurre le emissioni interne.
Catturare l’anidride carbonica in uscita dai camini dei termovalorizzatori, per poi stoccarla nei giacimenti di gas naturale esauriti, abbattendo così in modo significativo le emissioni degli impianti, contribuendo alla decarbonizzazione dei territori. È l’obiettivo del progetto all’avanguardia presso il termovalorizzatore di Ferrara – proposto dal Gruppo Hera, soggetto capofila, in collaborazione con Saipem – che è stato selezionato per ricevere i finanziamenti previsti dal quarto bando per progetti mid-scale dell’EU Innovation Fund. Una volta che l’assegnazione sarà definitiva, l’importo destinato a questo progetto di cattura delle emissioni di CO2 sarà di quasi 24 milioni di euro.
Questo progetto industriale di cattura della CO2 è il primo in Italia pensato per essere applicato ai termovalorizzatori e tra i primi in Europa. Prevede l’applicazione di Bluenzyme™, soluzione proprietaria e modulare di Saipem basata su “CO2 Solutions”, una innovativa tecnologia enzimatica per la cattura dell’anidride carbonica nei processi industriali di piccoli e medi emettitori.
L’iniziativa è stata selezionata dalle autorità europee in funzione dell’alto livello di innovatività e per la potenziale replicabilità su altri impianti di termovalorizzazione e in altri settori industriali hard to abate in Italia e, più in generale, in Europa. I Fondi Europei copriranno una quota significativa dei 53 milioni di euro previsti per la realizzazione dell’impianto per la cattura della CO2. Ferme restando le opportunità derivanti dall’evoluzione del contesto normativo, l’operatività dell’impianto è ipotizzata per il 2028.
Il progetto abbatterà completamente le emissioni di CO2 del termovalorizzatore di Ferrara
La cattura della CO2 è una leva di decarbonizzazione fondamentale per i termovalorizzatori e, per il momento, l’impianto Herambiente di Ferrara è stato individuato come quello più adatto. Il progetto consentirà, infatti, di catturare il 90% circa delle emissioni di una delle due linee del termovalorizzatore, ovvero 64 mila tonnellate di CO2 all’anno (equivalente alle emissioni annuali di circa 37 mila automobili), che costituiscono la totalità della CO2 emessa, rendendo quindi sostenibile l’intera produzione di energia ottenuta dalla termovalorizzazione dei rifiuti indifferenziati. La rimanente quota di CO2 emessa dall’impianto, infatti, è di natura biogenica e quindi neutrale dal punto di vista ambientale. La CO2 catturata verrà trasportata tramite condotta e stoccata nei giacimenti di gas esauriti dell’Adriatico.
Il nuovo impianto di cattura della CO2 garantirà alti standard di sicurezza e innovazione, consentendo anche di massimizzare l’efficienza energetica. Sarà infatti totalmente green, perché sfrutterà energia elettrica da fonti rinnovabili, cioè prodotta sia dal termovalorizzatore stesso sia dal calore fornito da fonte geotermica convogliato tramite la rete di teleriscaldamento della multiutility. Il processo di cattura enzimatica, a basso impatto ambientale, può essere infatti alimentato proprio da calore a bassa temperatura, come quello geotermico. Saranno quindi evitate ulteriori emissioni di CO2.
L’impegno del Gruppo Hera per la decarbonizzazione e il Climate Transition Plan
Con questa iniziativa il Gruppo Hera, una delle principali multiutility italiane, ribadisce il proprio impegno per favorire e supportare la transizione ecologica dei territori serviti, grazie all’ampia dotazione impiantistica e il know how maturato nei diversi settori di attività. Si conferma quindi pioniere nel perseguimento della neutralità carbonica, tema centrale nella propria strategia: questo progetto rappresenta, infatti, una delle principali leve interne previste dal Piano di transizione climatica del Gruppo Hera finalizzate alla riduzione delle emissioni con l’obiettivo di raggiungere il Net Zero al 2050. Su 4,4 miliardi di investimenti previsti dal Gruppo Hera nel piano industriale nel periodo 2023-2027, più del 30% sono destinati a progetti per favorire la decarbonizzazione.
“Abbiamo ottenuto il punteggio più alto nel bando europeo dell’Innovation Fund: questo conferma il carattere assolutamente innovativo di questa iniziativa. È un traguardo molto importante, che ci vede pionieri in Italia con questa soluzione su scala industriale di cattura della CO₂ applicata ai termovalorizzatori. Come leader della filiera ambiente, andiamo a tracciare la strada dell’innovazione in questo ambito, facendo leva su investimenti e competenze. Si tratta di una tecnologia sicura e replicabile su altri impianti in Italia e all’estero, che associa le attività di economia circolare volte al recupero della materia con i processi di decarbonizzazione. Con questa soluzione, in un settore importante come quello del trattamento dei rifiuti e della generazione dell’energia, allunghiamo la vita degli impianti aumentandone la resilienza. Questa tecnologia rientra tra le principali leve interne per la riduzione delle emissioni di Scopo 1 previste dal nostro Piano di transizione climatica. Siamo il primo player del settore multiutility in Italia e tra i primi in Europa a dichiarare l’obiettivo Net Zero al 2050 su tutti e tre gli Scopi: essendo fortemente radicati sui territori che serviamo, sentiamo infatti più di ogni altra azienda la necessità di creare valore, favorendo uno sviluppo sostenibile delle comunità e accrescendo la resilienza dei nostri asset con la leva abilitante delle nuove tecnologie” – ha dichiarato Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera.
“Il riconoscimento da parte dell’EU Innovation Fund conferma l’elevato livello di innovazione della tecnologia Bluenzyme™ di Saipem per la decarbonizzazione dei piccoli e medi emettitori nei settori hard to abate con un progetto unico a livello italiano ed europeo che rafforza il ruolo della nostra azienda nell’accompagnare i propri clienti nel percorso verso la carbon neutrality”, ha dichiarato Alessandro Puliti, CEO di Saipem.
Leggi qui il comunicato stampa: https://ha.gruppohera.it/documents/d/heraambiente/cs_gruppo-hera_saipem

PROGETTO FIB3R SULLA FIBRA DI CARBONIO RICICLATA VINCE IL PREMIO INNOVATORI RESPONSABILI 2024 NELLA CATEGORIA “TRANSIZIONE ECOLOGICA”
La partnership tra Herambiente (Gruppo Hera), Curti e Università di Bologna per la valorizzazione degli scarti da fibra di carbonio tramite rigenerazione termica è stata premiata per il suo impegno nell’individuare nuove soluzioni circolari in sostituzione all’obsoleto smaltimento in discarica di alcune tipologie di rifiuti complessi da gestire, come i materiali compositi che da oggi invece ritorneranno nella catena del valore delle aziende produttrici degli stessi scarti.
Dopo una sperimentazione triennale, Herambiente sta concludendo la costruzione di un impianto industriale di riciclo della fibra di carbonio a Imola (BO). L’impianto è il frutto di un’importante sperimentazione tecnologica e attività di ricerca svolta in collaborazione con il dipartimento di Chimica Industriale Toso Montanari dell’Università di Bologna (UNIBO) e con il partner tecnologico Curti.
UNIBO, grazie al supporto del Prof. Ordinario e Direttore del Master “Materiali Compositi (MaCoF)” Loris Giorgini, si è occupata di approfondire la fase iniziale di ricerca e di progettare il laboratorio strumentale presso la sede di Imola.
Curti produce linee, macchine automatiche e sotto-assiemi complessi per il settore meccanico e per diverse applicazioni industriali, tra cui il trattamento termico di matrici solide finalizzate al recupero di materia e/o produzione di energia e prodotti di sintesi. All’interno del progetto, Curti ha messo a disposizione tutta la sua conoscenza per la modellizzazione della soluzione studiata presso il proprio centro ricerche e successivamente per gestire la costruzione su scala industriale dell’impianto.
Il Premio Innovatori Responsabili 2024 ha avuto come focus il Patto per il lavoro e per il clima e la Strategia 2030 della Regione, proponendo di dare rilievo al contributo del sistema produttivo e del sistema formativo rispetto agli obiettivi fissati da questi documenti strategici anche in risposta alle emergenze economiche e sociali determinate dalla crisi climatica e dall’aumento dei costi di energia e materie prime. Fib3r sta realizzando un intervento concreto a favore dell’economia circolare sul territorio in linea con gli obiettivi dell’Agenda 2030 che promuove sistemi di produzione e consumo sostenibili. Fib3r rappresenta un nuovo modello di business per la circolarità, per la riduzione rifiuti e per le nuove filiere green.
La cerimonia di premiazione si è tenuta il 30/09/2024 presso il Tecnopolo Manifattura di Bologna. A consegnare il premio a Daniele Biondi, Responsabile Impianto FIB3R di Imola, l’Assessore Regionale allo sviluppo economico e green economy, lavoro, formazione e relazioni internazionali Vincenzo Colla. Accanto a lui nell’occasione anche il Prof. Loris Giorgini, Direttore del Master in Materiali compositi (MaCoF) dell’Università di Bologna e Eugenio Guerrieri BU Director di Curti Circular Economy and Packaging Solutions.
L’IMPEGNO DI HERA NELL’ALLUVIONE IN EMILIA-ROMAGNA
Ogni emergenza è fatta di una fase uno e di una fase due. La prima fase è la risposta immediata all’evento calamitoso, la fase successiva riguarda il post-emergenza, la valutazione dei danni e il ritorno alla normalità. È stato così anche per l’ultima alluvione che ha colpito nuovamente i territori dell’Emilia-Romagna, a poco più di un anno dalla precedente alluvione. Si è trattato di un evento diverso rispetto a quello del maggio 2023, più circoscritto dal punto di vista territoriale, sono stati 8 i corsi d’acqua esondati, contro i 23 dello scorso anno. Eppure, soprattutto in alcuni luoghi della Romagna, è stato particolarmente intenso: nell’immediato ha comportato l’evacuazione di oltre 2.500 persone e ha lasciato danni molto importanti, anche alle abitazioni.
Hera è intervenuta immediatamente con oltre 400 persone fra colleghi e colleghe e fornitori esterni. Più di 60 i mezzi attivi nel servizio ambientale, idrico e per gli interventi di risoluzione tempestiva di alcuni servizi energy. È disponibile il racconto video di chi è stato sul campo fin dai primi momenti, nelle zone rosse, di giorno e di notte; una descrizione di ciò che è successo e delle nostre attività ma, soprattutto, del coinvolgimento anche emotivo che inevitabilmente si genera nel supportare e alleviare il disagio di chi ha visto i propri beni e i propri ricordi, nuovamente, portati via dall’acqua e dal fango.
“Gestire i servizi in emergenza è complesso ma ci siamo attivatati fin dal primo giorno, svuotando le città da acqua e fango –. commenta Giulio Renato, Direttore Servizi Ambientali – Poi è intervenuta la direzione Ambiente, insieme a Herambiente, lavorando su tutti i comuni coinvolti, per smaltire i rifiuti il più velocemente possibile e riconsegnare alle persone le loro città”.
Come in tutte le crisi, anche in questo caso non sono mancati momenti di tensione. “Inevitabile che le comunità colpite – racconta Alessandro Baroncini, Direttore Centrale Reti – si sentano frustrate e cerchino responsabilità. Possiamo sicuramente rispondere che Hera non ha mai smesso di lavorare per la resilienza delle proprie reti, prodigandosi anche oltre il nostro lavoro. Dopo l’alluvione del maggio scorso abbiamo addirittura partecipato alla costruzione di un tratto dell’argine di un fiume”.

ALIPLAST E SCART ALLA MILANO BEAUTY WEEK
Presentato in anteprima il quadro del Duomo di Milano, firmato Scart e realizzato con scarti di prodotti di cosmetica
Impegnarsi in obiettivi di economia circolare e portare avanti progetti innovativi in questo ambito significa ridefinire abitudini e stili di vita di istituzioni, imprese, cittadine e cittadini. La collaborazione e il confronto tra realtà diverse, inoltre, possono servire a promuovere una convivenza equilibrata tra obiettivi economici e rispetto per l’ambiente, ambizioni e progresso, sviluppo e responsabilità sociale. In ogni settore dell’economia e della società.
È accaduto proprio lo scorso mese alla Milano Beauty Week, dove la sostenibilità, insieme a innovazione, inclusione ed emozione, è stata uno dei temi guida. Un’occasione dove aziende e imprese hanno presentato i loro progetti innovativi nel settore health & beauty, dimostrando attenzione crescente su queste tematiche. Anche Aliplast e Scart hanno partecipato alla manifestazione, ribadendo da un lato l’impegno del Gruppo nella promozione di packaging sostenibili e dall’altro mostrando come anche l’arte possa contribuire a raccontare un futuro sostenibile.
Tra i prodotti distribuiti nel corso dell’evento, l’innovativo struccante micellare oil to milk, il cui contenitore è realizzato in Pet riciclato 100% ed è facilmente riciclabile dopo l’uso. Il packaging è stato progettato secondo le indicazioni del white paper “Imballaggi in plastica nel settore cosmetico: guida per una produzione più circolare”, presentato da Cosmetica Italia e Aliplast nella precedente edizione della manifestazione, per spingere il settore verso imballaggi in plastica pienamente riciclabili. “Il prototipo di contenitore cosmetico circolare realizzato assieme a Cosmetica Italia è un’altra importantissima tappa della partnership pluriennale fra Aliplast e l’Associazione – spiega Michele Petrone, Amministratore Delegato di Aliplast –. Il suo valore è duplice: da un lato, rappresenta un benchmark tecnico per la circolarità dei packaging cosmetici, dall’altro, con questo prodotto abbiamo sperimentato un modello di innovazione che coinvolge tutti i soggetti della filiera nel progettare il ciclo di vita del packaging, secondo le best practices europee”.
Con Scart, i visitatori si sono potuti immergere in un viaggio unico grazie all’esposizione di una collezione composta da diciassette quadri, con i profili di diversi personaggi come Brigitte Bardot, Alain Delon, Carla Fracci, Giorgio Armani, le cui forme ed espressioni hanno preso vita a partire da ritagli di pelle, fili elettrici, bottoni, cerniere e altri rifiuti industriali.
Tra le opere esposte, una speciale anteprima del quadro del Duomo di Milano realizzato interamente con scarti di prodotti cosmetici (come applicatori per mascara, flaconi vuoti di smalto, ritagli di plastica e cartoncino) appositamente raccolti e lavorati dall’artista Maryam Ghanbarian, dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze. In questa opera, in formato 200×160 centimetri, il rifiuto che attraverso l’arte acquista una vita potenzialmente senza fine.

GRUPPO HERA: IL CDA APPROVA I RISULTATI DEL TERZO TRIMESTRE 2024
I primi nove mesi dell’anno si chiudono con i principali indicatori economico-finanziari e gli investimenti in crescita, in linea con i primi due trimestri e con i target del Piano industriale. In particolare, l’aumento di oltre il 20% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti riconferma non solo la solidità della multiutility e l’efficacia della strategia industriale multibusiness, ma soprattutto la capacità di coniugare una crescita aziendale organica con un positivo ritorno sul capitale investito e una creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Highlight economico-finanziari
Ricavi a 8.187,4 milioni di euro (-25,3%)
Margine operativo lordo (MOL)* a 1.037,6 milioni di euro (+3,1%)
Utile netto di pertinenza degli Azionisti* a 282,9 milioni di euro (+20,1%)
Investimenti operativi lordi per 561,1 milioni di euro (+9,2%)
Indebitamento finanziario netto si attesta a 4.175,0 milioni di euro con rapporto debito netto/MOL a 2,74x
In aumento il ritorno sul capitale investito, con il ROI che sale al 9,5%
Highlight operativi
Crescita dei risultati operativi sostenuti da un aumento dei volumi di attività nella vendita di energia e dei volumi trattati nell’area ambiente, che si conferma resiliente rispetto a un contesto macroeconomico meno espansivo
Positivo contributo alla crescita operativa anche da tutte le attività regolate, in seguito alle revisioni dei sistemi tariffari da parte dell’Authority e alle continue azioni di efficientamento dei costi
Continua la crescita della base clienti: oltre 7,5 milioni di cittadini hanno almeno un servizio fornito dal Gruppo
Proseguono le iniziative innovative per accompagnare la transizione ecologica dei territori serviti e rafforzare la resilienza degli asset, in linea con la strategia per raggiungere il Net Zero al 2050
Il Consiglio di Amministrazione del Gruppo Hera, presieduto dal Presidente Esecutivo Cristian Fabbri, ha approvato oggi all’unanimità la relazione trimestrale consolidata al 30 settembre 2024.
I primi nove mesi del 2024 evidenziano una diminuzione del fatturato conseguente alla riduzione dei prezzi energetici e la conferma della crescita dei risultati economici e degli investimenti, rispetto alle significative crescite realizzate nel 2023, sostenute anche da componenti non ricorrenti. In particolare, l’aumento del 9,2% degli investimenti operativi dimostra l’attenzione continua del Gruppo allo sviluppo, alla valorizzazione e al rafforzamento della resilienza degli asset gestiti, la cui tenuta si è riconfermata anche in occasione dei recenti fenomeni meteoclimatici estremi. Costante, inoltre, l’impegno della multiutility su progetti in grado di accelerare il percorso verso la transizione green delle comunità servite, in piena coerenza con il Piano industriale quinquennale al 2027.
La gestione delle attività ha conseguito ottimi risultati con una crescita sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, che hanno sostenuto l’incremento del MOL e del reddito operativo e garantito una solida creazione di valore per tutti gli stakeholder.
Cristian Fabbri, Presidente Esecutivo del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“Pienamente in linea con quanto evidenziato nel primo semestre 2024, anche i risultati dei nove mesi si contraddistinguono per una significativa crescita di tutti i principali indicatori del conto economico e una creazione di valore in continua progressione per tutti gli stakeholder. In particolare, l’accelerazione dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che si incrementa di oltre il 20%, e l’aumento del rendimento sul capitale investito, che sale al 9,5%, confermano che stiamo dando piena esecuzione al nostro Piano industriale. Ai positivi risultati economico-finanziari si accompagna la continua attenzione alla crescita sostenibile dei territori in cui operiamo: un impegno che trova conferma nel margine operativo lordo a valore condiviso, pari a circa il 54% del MOL complessivo. Sono risultati che fanno leva sulla capacità del Gruppo di crescere sia nelle attività a libero mercato che in quelle regolate, continuando quel percorso di sviluppo ‘strutturale’ sostenibile a favore delle comunità servite. A seguito dell’avvio della fornitura dei clienti del Servizio a Tutele Graduali e del continuo sviluppo commerciale, ormai forniamo almeno un servizio a oltre 7,5 milioni di cittadini”.
Orazio Iacono, Amministratore Delegato del Gruppo Hera, ha dichiarato:
“La relazione al 30 settembre evidenzia un incremento di oltre il 20% dell’utile netto di pertinenza degli Azionisti, che sale a circa 283 milioni di euro. Il Gruppo ha registrato una crescita particolarmente solida, con un importante contributo dato dai business regolati, che hanno beneficiato dell’evoluzione del quadro regolatorio, e della filiera ambiente, con un MOL in continuo incremento soprattutto nel libero mercato, consolidando la leadership nel settore nonostante un contesto macroeconomico complesso. Le performance già positive a livello operativo sono state accompagnate da un contributo significativo della gestione finanziaria, che sta progressivamente registrando nel 2024 i benefici delle attività di liability management e razionalizzazione del debito avviate a partire dalla seconda metà del 2023. Inoltre, anche grazie al contributo della linea di finanziamento BEI, il Gruppo ha continuato ad accelerare il percorso di transizione green, decarbonizzazione, economia circolare e tutela della risorsa idrica nei territori serviti. Gli investimenti operativi lordi sono in incremento di circa il 10%, in aumento da molti anni proprio per favorire un importante sviluppo infrastrutturale, con l’obiettivo di migliorare la qualità dei servizi e la resilienza di tutti gli asset. Il rapporto debito netto su MOL, che si conferma stabilmente in zona 2,74x, garantisce al Gruppo una significativa solidità e flessibilità finanziaria per poter indirizzare con successo le opportunità di crescita per linee esterne, in linea con gli obiettivi del Piano industriale”.
Ricavi per oltre 8 miliardi
Al 30 settembre 2024, i ricavi sono stati pari a 8.187,4 milioni di euro, in flessione rispetto ai 10.955,0 milioni dell’equivalente periodo 2023 (-25,3%), principalmente per la diminuzione dei prezzi delle commodity energetiche e per la riduzione delle attività incentivate sui servizi per il risparmio energetico. La contrazione del fatturato per i minori volumi gas è stata più che compensata dai maggiori volumi venduti di energia elettrica, grazie al rilevante sviluppo commerciale, e dai maggiori ricavi tariffari nei servizi a rete dei business regolati, in base ai nuovi riferimenti di rendimento dell’Autorità.
Margine operativo lordo (MOL)* in aumento a 1.037,6 milioni
Il margine operativo lordo* dei primi nove mesi del 2024 sale a 1.037,6 milioni di euro (+3,1%) rispetto a 1.006,8 milioni al 30 settembre 2023. Si tratta di una crescita interamente organica e strutturale, guidata dal ciclo idrico e dalle buone performance dell’area ambiente ed energia elettrica, consentendo di compensare pienamente il venir meno delle marginalità legate al superecobonus, inserite nell’area gas, e confermando ulteriormente la solidità del portafoglio multibusiness.
Risultato operativo netto* in aumento a 522,5 milioni di euro
Il risultato operativo netto* al 30 settembre 2024 sale a 522,5 milioni di euro, in aumento del 3,5% rispetto ai 504,6 milioni dei primi nove mesi del 2023. Tale incremento è stato sostenuto anche da una normalizzazione degli accantonamenti, riconducibile a una standardizzazione nei prezzi delle commodity dei mercati energetici; questo ha permesso di compensare in parte l’aumento degli ammortamenti connessi al trend investitorio degli ultimi anni, principalmente per lo sviluppo degli impianti della filiera ambiente e delle reti di distribuzione idriche ed energetiche.
Gestione finanziaria: ottimi risultati nei primi 9 mesi
La gestione finanziaria dei primi nove mesi del 2024 è pari a 89 milioni di euro, in miglioramento di 50,7 milioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, principalmente per le attività di razionalizzazione della struttura finanziaria.
Utile netto di pertinenza degli Azionisti* in crescita di oltre il 20%
Al 30 settembre 2024, l’utile netto* si attesta a 312,1 milioni di euro (+16,8%), rispetto ai 267,1 milioni dell’equivalente periodo 2023, con un tax rate del 28%, in leggera crescita, principalmente a causa di minori benefici fiscali. L’utile netto di pertinenza degli Azionisti* sale a 282,9 milioni di euro, in aumento del 20,1% rispetto ai 235,5 milioni al 30 settembre 2023.
Investimenti operativi in decisa crescita e riconferma della solidità finanziaria del Gruppo
Nei primi nove mesi del 2024 gli investimenti operativi, al lordo dei contributi in conto capitale, sono stati pari a 561,1 milioni di euro, in aumento di 47,1 milioni di euro rispetto all’anno precedente (+9,2%) e sono riferiti soprattutto a interventi di sviluppo su impianti, reti e infrastrutture, e adeguamenti normativi che riguardano in particolare le reti energetiche e idriche.
La solidità finanziaria del Gruppo è pienamente confermata con un rapporto debito netto/MOL* a 2,74x, valore mantenutosi costante in tutto l’esercizio e che lascia intatta un’ampia flessibilità finanziaria, al servizio di potenziali nuove opportunità future. Il valore complessivo dell’indebitamento finanziario netto nei primi nove mesi 2024 si attesta a 4.175 milioni di euro, in linea con i 4.148,9 milioni al 30 settembre 2023. In miglioramento i ritorni finanziari sia sul capitale investito, che si attesta a quasi 8 miliardi, sia sul capitale proprio: il ROI sale al 9,5% (dal 9% del 30 settembre 2023) e il ROE passa all’11,7% (dal 10,6% dei primi nove mesi dell’anno precedente).
Area gas
Il MOL* dell’area gas – che comprende i servizi di distribuzione e vendita gas metano, teleriscaldamento e servizi energia – si attesta al 30 settembre 2024 a 308,7 milioni di euro rispetto ai 334,1 milioni dell’analogo periodo 2023. Tale risultato, in miglioramento rispetto al primo semestre, è sostenuto dalla crescita di marginalità nelle attività commerciali, anche per il minore impatto dei costi di modulazione, e dai ricavi regolati di distribuzione, grazie all’effetto del recupero della maggiore inflazione e Wacc, che riescono in parte a compensare il venir meno di opportunità di business non ricorrenti che avevano caratterizzato il risultato dell’esercizio precedente, la principale delle quali era legata alle attività di efficientamento energetico che beneficiavano di incentivi fiscali (ecobonus 110%). Nei primi nove mesi del 2024 gli investimenti lordi effettuati nell’area gas sono stati pari a 126,2 milioni di euro, rispetto ai 138,1 milioni dell’anno precedente principalmente per il venir meno di investimenti non ricorrenti effettuati nel 2023. Il numero di clienti gas si attesta a quota 2 milioni. Il contributo dell’area gas al MOL di Gruppo è pari al 29,7%.
Area energia elettrica
Il MOL dell’area energia elettrica – che comprende i servizi di produzione, distribuzione e vendita di energia elettrica e illuminazione pubblica – sale al 30 settembre 2024 a 200,7 milioni di euro (+7,2%), rispetto ai 187,3 milioni dell’analogo periodo del 2023. La crescita è sostenuta dai maggiori margini commerciali, grazie allo sviluppo e alla riduzione dei costi di modulazione. In crescita anche la distribuzione, per l’applicazione del criterio regolatorio ROSS, il recupero inflattivo e l’aumento del Wacc regolatorio.
Nell’area energia elettrica gli investimenti lordi ammontano a 85,9 milioni di euro, in crescita del 3,9% rispetto all’analogo periodo dell’anno precedente. Nella distribuzione energia elettrica, gli interventi realizzati riguardano prevalentemente il potenziamento di impianti e reti finalizzati ad aumentare l’hosting capacity, oltre al proseguimento delle attività di sostituzione massiva dei contatori e agli interventi per il miglioramento della resilienza della rete, mentre nella pubblica illuminazione aumentano gli investimenti nelle attività connesse all’acquisizione di nuovi clienti. Tra gli investimenti rientra anche il progetto Smart Grid, finanziato dal PNRR, per il potenziamento della rete elettrica triestina e la creazione di nuovi impianti per alimentare i terminal portuali di Trieste e rispondere all’evoluzione del fabbisogno elettrico della città.
Ricordiamo che a partire dal 1° luglio 2024, al termine del regime di maggior tutela, il Gruppo ha acquisito circa 1 milione di clienti a valle dell’aggiudicazione di 7 lotti (il massimo consentito sui 26 complessivi) nella gara per il Servizio a Tutele Graduali per i clienti domestici in 37 province, rafforzando la propria presenza in diverse regioni italiane e consolidando ulteriormente la propria posizione di terzo operatore energetico nel panorama nazionale. Anche grazie al contributo positivo delle attività di rafforzamento dell’azione commerciale a libero mercato, il numero di clienti è aumentato del 56,2% rispetto allo stesso periodo del 2023, raggiungendo quindi circa 2,7 milioni di unità.
Per quanto concerne l’illuminazione pubblica, nel corso dei primi nove mesi del 2024 il Gruppo Hera ha acquisito 25,6 mila punti luce in 15 nuovi comuni, principalmente in Toscana, Umbria, Emilia-Romagna, Liguria e Lombardia. In crescita anche la percentuale dei punti luce gestiti che utilizzano lampade a led, a riconferma dell’attenzione costante per una gestione sempre più efficiente e sostenibile dell’illuminazione pubblica. Il contributo dell’area energia elettrica al MOL di Gruppo è pari al 19,3%.
Area ciclo idrico
Il MOL dell’area ciclo idrico integrato – che comprende i servizi di acquedotto, depurazione e fognatura – al 30 settembre 2024 sale a 234,5 milioni di euro, in crescita del 12,1% rispetto ai 209,3 milioni dei primi nove mesi del 2023. Questo risultato è riconducibile prevalentemente al recupero inflattivo e all’incremento del Wacc regolatorio. Gli investimenti lordi nell’area ciclo idrico sono stati pari a 174,9 milioni (107,9 milioni nell’acquedotto, 39,8 milioni nella fognatura e 27,2 milioni nella depurazione), principalmente per estensioni, bonifiche e potenziamenti di reti e impianti, oltre che agli adeguamenti normativi riguardanti soprattutto l’ambito depurativo e fognario. Tra i principali interventi si segnalano: nell’acquedotto il proseguimento delle attività di bonifica su reti e allacci e specifiche operazioni di rinnovo e potenziamento, fra cui gli interventi sulla rete acquedottistica nei territori di Padova e Trieste, che accedono anche ai contributi PNRR; nella fognatura la riqualificazione della rete fognaria in altri territori serviti, le opere di adeguamento scarichi, la realizzazione di una vasca di prima pioggia nel comune di Cattolica e gli interventi fognari concomitanti al prolungamento delle tangenziali di Forlì e di Modena; nella depurazione l’adeguamento e potenziamento dei depuratori di Ravenna e Lugo e la realizzazione del nuovo impianto con tecnologia power to gas presso il depuratore IDAR di Bologna, in parte finanziato dal PNRR. Sempre con fondi PNRR (19,5 milioni sui 27 milioni di investimento complessivi) sono partiti nelle Marche i primi cantieri che consentiranno di digitalizzare ed efficientare la rete infrastrutturale idrica in provincia di Pesaro. Il contributo dell’area ciclo idrico integrato al MOL di Gruppo è pari al 22,6%.
Area ambiente
Al 30 settembre 2024 il MOL dell’area ambiente sale a 271,6 milioni di euro (+5,3%), rispetto ai 258 milioni dell’analogo periodo 2023. Il MOL per i servizi di trattamento rifiuti raggiunge i 223,2 milioni, mentre il MOL per i servizi ambientali di raccolta e spazzamento sale a circa 48,3 milioni, soprattutto per la progressiva messa a regime delle nuove concessioni.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente si evidenzia un incremento dei rifiuti commercializzati dovuto all’incremento dei rifiuti da mercato, grazie al consolidamento dei rapporti commerciali esistenti e allo sviluppo del portafoglio clienti, sia nel settore industria sia nel settore utility. I rifiuti urbani si normalizzano invece rispetto all’anno precedente, che conteggiava i conferimenti straordinari in seguito all’alluvione 2023.
Nei primi nove mesi dell’anno, in questa area di business il Gruppo continua il suo percorso di crescita grazie alla diversificazione dell’offerta, all’ampiezza del portafoglio clienti e alla capacità di rispondere con servizi innovativi e integrati, nonostante un contesto macroeconomico complesso con ripercussioni anche nei mercati presidiati. In particolare, Herambiente, che grazie a una dotazione unica è il primo operatore del settore in Italia, consolida la propria leadership nel mercato industria con l’integrazione sinergica di TRS Ecology. L’operazione porterà al rafforzamento delle prospettive di crescita di un’affermata realtà locale con l’avvio del rinnovo della piattaforma di Caorso, in ottica di ulteriore tutela ambientale e crescita del recupero di materia. La multiutility, supportando anche le grandi aziende nella riduzione e riciclo degli scarti, nella rigenerazione delle risorse e nel raggiungimento dei propri target ESG, quindi, riconferma il proprio ruolo di partner strategico per la transizione ambientale anche del settore industriale.
La sostenibilità ambientale è per il Gruppo Hera un obiettivo prioritario, così come la massimizzazione della rigenerazione delle risorse: ne è dimostrazione la particolare attenzione dedicata allo sviluppo della raccolta differenziata dei rifiuti che, grazie al forte impegno messo in campo dalla multiutility in tutti territori gestiti, si incrementa di più di due punti percentuali rispetto ai valori del 2023, salendo al 73,9%. Gli investimenti effettuati nell’area ambiente ammontano a 93,8 milioni di euro e riguardano principalmente gli interventi di manutenzione e potenziamento degli impianti di trattamento rifiuti, tra cui le realizzazioni sulla linea 4 dell’impianto di Padova che procedono regolarmente, l’ottimizzazione di isole ecologiche e di attrezzature di raccolta. In particolare, nella filiera degli impianti di selezione e recupero si registra un incremento per effetto delle realizzazioni delle controllate HEA, società in partnership con Eni Rewind, e Vallortigara per ampliamento dell’impianto a Torrebelvicino (Vi), oltre alla costruzione in corso a Modena dell’impianto per il riciclo delle plastiche rigide, parzialmente finanziato anche dal PNRR. Il contributo dell’area ambiente al MOL di Gruppo è pari al 26,2%.

SULLE TRACCE DEI RIFIUTI E IN BUONE ACQUE, I REPORT DEL GRUPPO HERA SULLA DESTINAZIONE DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA E LA QUALITÀ DELL’ACQUA POTABILE
Garantire la massima trasparenza, con informazioni e dati verificati da un ente esterno: è l’obiettivo prioritario dei due documenti, a disposizione dei cittadini serviti, su questi temi centrali
Anche quest’anno il Gruppo Hera pubblica due report dedicati rispettivamente all’importanza di una corretta raccolta differenziata dei cittadini e alla qualità dell’acqua del rubinetto, che mirano a fare chiarezza su questi temi rendendo disponibili numeri aggiornati e informazioni a garanzia della massima trasparenza. Entrambi i report saranno disponibili nelle prossime settimane presso i principali sportelli clienti.
Sulle tracce dei rifiuti: l’88% della raccolta differenziata viene recuperata
Una volta buttati, che fine fanno i nostri rifiuti? Ha senso fare la differenziata? Quanti ne vengono effettivamente recuperati? Il report di Hera “Sulle tracce dei rifiuti”, arrivato alla 15^ edizione, risponde a queste domande, tracciando il percorso dei rifiuti differenziati dai cittadini sul territorio servito dall’azienda, con dati verificati da un ente esterno che ne attesta la correttezza. Ognuno di noi, in media, produce 342 kg di rifiuti differenziati all’anno. Si tratta in prevalenza di organico (83 kg), verde (71 kg), carta (68 kg), vetro (44 kg), plastica (43 kg), e in misura minore le altre tipologie. Questi rifiuti raggiungono 65 impianti di prima destinazione da cui vengono avviati a recupero in 157 impianti che li riportano nel ciclo produttivo. Un esempio è l’organico che Hera trasforma in biometano, combustibile rinnovabile al 100% destinato all’autotrazione, e compost di qualità, utilizzato come fertilizzante in agricoltura. Di tutti questi materiali raccolti in modo differenziato, l’88% è stato recuperato, il restante è costituito da materiali estranei o non riciclabili.
In casa, però, differenziamo proprio tutto? A giudicare dal report, si potrebbe ancora migliorare: un quinto di ciò che buttiamo nel sacchetto dell’indifferenziato è in realtà potenzialmente riciclabile. Uno spreco, quindi, che indica come ci sia ancora un po’ di strada da fare, anche se i risultati ottenuti fino a qui sono certamente molto buoni: ad esempio la raccolta differenziata nei territori serviti dal Gruppo Hera, che nel I semestre di quest’anno ha superato il 74%, oppure il ricorso alla discarica, per il quale l’Unione europea ha fissato l’obiettivo del 10% al 2035 con Hera già da anni sotto al 3%. Un aiuto a fare sempre meglio arriva dal Rifiutologo, l’app gratuita di Hera che aiuta le persone a migliorare quantità e qualità della raccolta differenziata, assistendole su come conferire correttamente ogni tipologia di scarto.
In buone acque: oltre 2.600 analisi al giorno garantiscono la sicurezza dell’acqua di rubinetto
Questo impegno per la trasparenza si replica anche nel report “In buone acque”, interamente dedicato all’acqua del rubinetto. In Italia, il 68% dei cittadini beve l’acqua del rubinetto. Chi non lo fa è per il timore che non sia controllata e sicura (fonte Libro Bianco 2024 – Valore Acqua per l’Italia, The European House – Ambrosetti). Non sorprende, quindi, che, sempre citando la stessa fonte, l’Italia sia il paese europeo con il maggiore consumo di acqua minerale in bottiglia, 249 litri pro capite. I dati però, al contrario, attestano che l’Italia è tra i Paesi europei con la qualità dell’acqua migliore, Emilia-Romagna in testa come certificato anche dal Centro nazionale per la sicurezza delle acque. Nel territorio servito dal Gruppo Hera, ogni anno vengono svolte circa un milione di analisi (oltre 2.600 al giorno): nel report ci sono i risultati delle analisi per ciascuna provincia servita, una vera e propria etichetta dell’acqua del rubinetto che nel sito dell’azienda e nelle bollette inviate ai cittadini sono riportati per singolo comune. Un’acqua sicura quindi, e anche economica: sostituire l’acqua in bottiglia con quella del rubinetto permetterebbe a una famiglia di tre persone di risparmiare 600 euro l’anno. Per contribuire alla diffusione di una cultura dell’acqua, che restituisca una corretta informazione intorno a questa risorsa e alla sua importanza, il Gruppo Hera è da tempo impegnato in un progetto di comunicazione a tutto tondo, per aumentare chiarezza e trasparenza: al report “In buone acque” si affianca, ad esempio, un canale web tutto dedicato all’acqua (gruppohera.it/acqua), dove si scoprono consigli su come risparmiarla, oltre a curiosità e risposte alle domande più ricorrenti. Un altro strumento è il Diario dei consumi – già disponibile per il 37,5% dei clienti del Gruppo, con l’obiettivo di arrivare al 77% nel 2027 – che permette di confrontare i propri consumi di acqua con quelli di altri utenti simili, per potersi così migliorare.
La nuova edizione del report “In buone acque” è già su www.gruppohera.it/report e quella del report “Sulle tracce dei rifiuti” lo sarà a breve.