ALLUVIONE EMILIA ROMAGNA: NUMEROSE LE AZIONI MESSE IN ATTO DA HERA PER UN RITORNO ALLA NORMALITÀ
Servizi ambientali e reti: prosegue la pianificazione delle attività straordinarie a garanzia della impresa di quelle regolari
Prosegue il progressivo ritorno alla normalità nei territori colpiti dall’alluvione, ma sono ancora tante le attività da svolgere, i danni a cui mettere riparo e i rifiuti da smaltire. Così come sono tante anche le forze necessarie e le risorse che Hera continua a mettere in campo ogni giorno, in tutti i servizi, a cominciare da quelli ambientali e da Herambiente, fino alla Direzione Centrale Reti, coinvolta in un processo che prevede non solo le attività di ripristino, ma anche un’ampia pianificazione territoriale.
Le precipitazioni, solo nella prima metà del mese di maggio, hanno segnato un record storico negli ultimi cento anni e hanno causato diverse piene e l’esondazione di 23 corsi d’acqua contemporaneamente fra il 16 e il 17 maggio.
Il territorio dell’Appennino, invece, è stato colpito da migliaia di frane, oltre 1.100 in 74 Comuni.
Per la gestione dell’emergenza è stato garantito un presidio continuativo costante, attraverso una task- force costituita da oltre un migliaio di persone e 250 mezzi, fra idrovore, auto-spurghi, motopompe e mezzi per la raccolta rifiuti.
Servizi ambientali: la raccolta ritorna alla normalità
Dai primi giorni di luglio, in quasi tutti i Comuni della provincia di Ravenna (eccetto Faenza), del Cesenate e in parte del Forlivese, il servizio di gestione dei rifiuti è tornato regolare per quanto riguarda il ritiro degli ingombranti a domicilio su prenotazione e gli orari delle stazioni ecologiche.
Quasi ovunque è ripartita la raccolta ordinaria anche se, nelle zone alluvionate, non è ancora possibile ripristinare il porta a porta perché molti cittadini hanno perso i loro contenitori, o perché portati via dall’acqua o perché utilizzati per rimuovere il fango. Per questo motivo, in via transitoria, sono state posizionate isole di base, punti di raccolta di prossimità per agevolare la cittadinanza e, nel frattempo, distribuire nuove dotazioni attraverso infopoint allestiti capillarmente.
Attività straordinarie anche sul versante dello smaltimento dei rifiuti. Nei territori colpiti sono state raccolte tra le cinquanta e le settantamila tonnellate di rifiuti. Le attività di Herambiente sono partite nella seconda fase dell’emergenza, per mettere in sicurezza il territorio allontanando sempre di più i rifiuti dalle abitazioni e dalle strade.
Sono state individuate aree di stoccaggio temporanee, la più grande è Le Perle a Faenza, nelle quali sono stati abbancati i rifiuti nell’attesa che venissero smaltiti dagli impianti. Oltre all’attività di presidio e sicurezza i rifiuti sono stati triturati quando necessario e soprattutto, per quanto possibile, differenziati, in modo particolare per quanto riguarda i Raee.
Reti: attività di ripristino e pianificazione
Anche le reti sono state pesantemente colpite. Per quanto riguarda l’acqua, oltre 25 mila utenze hanno subito l’interruzione del servizio (ripristinato in meno di due giorni) e altrettanti contatori gas sono stati danneggiati prevalentemente a causa degli allagamenti.
Eseguite attività di bonifica e pulizia delle fognature e le attività di ripristino urgente nelle località colpite dalle frane. Molte condotte, infatti, sono state danneggiate: in queste settimane sono state individuate prontamente soluzioni temporanee, come la costruzione di condotte by-pass per garantire la continuità del servizio. Ora è indispensabile un’attività di pianificazione con i territori per individuare gli interventi di ricostruzione e riqualificazione degli impianti e delle reti ammalorate.